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L'esplosivo addio al nubilato della futura signora Morata

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Alice Campello ha festeggiato con nove amiche il suo addio al nubilato a Jesolo. Tra costumi rosa e spa, la compagna di Alvaro Morata è stata la protagonista indiscussa

Massaggio rilassante poi la festa con le amiche a base di "fiumi" di Mojto al frutto della passione: l'addio al nubilato della futura moglie dell’attaccante del Real Madrid Álvaro Morataè stato davvero esplosivo.

Alice Campello, per festeggiare gli ultimi giorni da donna fidanzata, ha scelto la località di Jesolo (Venezia). La fashion blogger ha documentato nei minimi particolari il suo addio al nubilato e, tra un Mojto al frutto della passione creato apposta per lei e le sue nove bellissime amiche, ha passato giorni all'insegna del divertimento.

La futura moglie di Morata ha scelto per l'occasione la più lussuosa (e costosa) suite dell’hotel Almar Jesolo Resort. Terrazza fronte mare a oltre mille euro a notte per due persone. Come racconta il Corrieredelveneto, subito dopo la registrazione dell'hotel, il gruppetto si è fiondato nella Spa Almablu all’interno dello stesso albergo e lì si sono concesse un’intera giornata di relax tra saune, bagno turco e piscina.

Alice e la testimone di nozze, poi, si sono godute anche un massaggio energetico. La sua testimone ha fatto realizzare per l'occasione dei costumi interi rosa con la scritta "sposa" per Alice e "damigelle" per le amiche. E dopo la giornata rilassante è arrivato il momento dell'evento a bordo piscina, fronte mare, dove per l’occasione l’Executive Chef e il Capo Barman del resort hanno preparato un buffet pensato proprio per soddisfare i gusti della signora Morata.

Il tutto, poi, è stato accompagnato da costumi, palloncini, candele, cupcake e tovaglie di colore rosa. Tutti dettagli che hanno trasformato il resort in una cornice speciale per Alice Campello.

Grazie a tutte le mie amiche meravigliose ma sopratutto a te! Sei mia sorella... da sempre e per sempre ❤️ @martaimpa

Un post condiviso da ALICE (@alicecampello) in data: 12 Giu 2017 alle ore 14:18 PDT


Santoro torna e accusa: "Mai guadagnato un euro dalla Rai"

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Il conduttore tv torna in Rai con il nuovo programma "M", in onda il 22 e il 29 giugno su Raidue. E puntualizza: "Mio compenso imparagonabile a Vespa e Fazio"

"Io non ho guadagnato neanche un euro: per questo il mio compenso non è paragonabile a quello di Fazio, Vespa e di nessun altro". Si sfoga così dopo alcune polemiche sul suo cachet Michele Santoro, durante la conferenza stampa di presentazione del suo nuovo programma "M", in onda in prima serata su Raidue il 22 e il 29 giugno.

Santoro, che torna sulla tv di Stato a distanza di un anno dal fallimento del suo ultimo talk-show "Italia", ne ha per tutti.

Subito l'attacco ad alcune delle società di produzione che lavorano per la Rai.

"Quello che è stato fatto con me non è stato fatto con gli altri produttori esterni: mentre del contratto per i miei programmi si è saputo tutto, non ho mai letto una riga sui costi dei contratti della Rai con Fremantle, Magnolia, Endemol, o su quelli di agenti come Beppe Caschetto o Lucio Presta", l'accusa.

Subito dopo Santoro puntualizza di avere "speso più di quanto mi ha dato la Rai: vi assicuro che ci ho anche rimesso del mio, pur di portare dei programmi che sperimentano nuovi linguaggi e nuove idee di televisione". Chiaro il riferimento ad alcuni dei suoi programmi storici, come "Samarcanda" e "Il rosso e il nero", che fecero la storia di "Tele Kabul" Rai3.

Santoro, che nel suo curriculum vanta anche un'esperienza da europarlamentare nelle file dell'Ulivo insieme a Lilli Gruber, se la prende di nuovo con Fabio Fazio, accusato di avere ridotto la maratona per Libero Grassi - durante la serata di Rai1 per l'anniversario delle stragi del 1992 - a "un episodio del Maurizio Costanzo Show".

Poi l'ex conduttore e ideatore di "Annozero" rivolge l'ennesimo sfogo contro la Tv di Stato, rea forse di pagargli lo stipendio. "Mi rendo conto che per la Rai ho ancora l'etichetta di autore proibito. Nei corridoi di Viale Mazzini, in mezzo alle foto dei vari programmi che hanno fatto la storia, non c'è una foto che riguarda un mio programma, da Samarcanda a oggi".

Secondo Santoro "i cosiddetti tetti ai compensi dei conduttori Rai sono un falso problema. Se ne parla perché piace alla stampa del gossip, che ha bisogno di citare i volti noti. I compensi dei conduttori sono un'inezia inseriti nei bilanci Rai, dove - ed è questa la vera la chiave - le risorse vanno in minima parte al prodotto".

Infine, al termine della presentazione del suo nuovo programma, descritto entusiasticamente dal direttore di Rai2 Ilaria Dallatana come "un prodotto che nasce dalla contaminazione di generi diversi", Santoro ha ripetuto che "il problema non sono i compensi ma i costi industriali reali dei programmi. Poi sono d'accordo con Vespa: le distinzioni tra artisti e giornalisti sono ridicole. Possiamo pure pagare 1 euro Fazio e la Clerici ma poi cosa risolviamo? Niente".

Claudio Sona rompe il silenzio: "Ho dimostrato troppo ad una persona innamorata"

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Dopo le rivelazioni di Juan Fran Sierra, Claudio Sona si è preso qualche giorno per pensare e ora ha dato la sua versione dei fatti su questa vicenda così travagliata

Sono giorni difficili per Claudio Sona, dopo le rivelazioni del suo ex fidanzato Juan Fran Sierra, non si fa altro che parlare se sia stato o meno sincero durante il suo percorso di Uomini e Donne.

Juan Fran Sierra, infatti, qualche giorno fa ha pubblicato sui suoi profili social ufficiali un po' di materiale che testimonierebbe che lui e Claudio Sona non si sono mai lasciati, nemmeno durante l'esperienza a Uomini e Donne. Anche la redazione del programma di Maria De Filippi è intervenuta a sostegno dell'ex tronista e ora è proprio lui a rompere il silenzio.

"Ho 30 anni - scrive sul suo profilo Instagram - e sono sempre stato abituato ad affrontare le cose a quattr'occhi. Mentre difendevo Juan da tutti gli attacchi mediatici, dichiarando di avergli sempre voluto bene come amico, lui registrava le mie telefonate con lo scopo evidente di aspettare il tempo e il modo per fare una piazzata pubblica. La relazione con lui è finita ben prima del trono. Ero sentimentalmente libero quando decisi di partecipare al programma, ma ho continuato a volergli bene: l'affetto non si spegne con un interruttore. Come con un mio ex, con il quale sono stato sei anni, pensavo di poter instaurare anche con lui un rapporto diverso, maturo, fatto di continuità e di supporto reciproco. Solo ora mi accorgo di aver sbagliato a dimostrare troppo affetto ad una persona ancora innamorata. Sono stato ingenuo a sottovalutare questi aspetti e non credevo che stargli vicino potesse creargli false aspettative".

E ancora: "Non pensavo che tale sentimento potesse arrivare alla morbosità, inducendolo a elargire minacce e ricatti. Non ho cambiato idea rispetto alla decisione presa quando ci siamo lasciati. In questi ultimi tre mesi, finita la relazione con Mario, sarei potuto tornare con lui, ma il sentimento non c'era e non c'è. Questo, evidentemente, deve averlo ferito. Quello che c'è stato tra me e Mario è stato un sentimento reale. Voglio scusarmi con lui se tutte le notizie che stanno uscendo, possono in qualche modo oscurare una relazione che per noi è stata speciale. Il percorso che ho fatto è stato vero e sincero. Lo è stato talmente tanto che, come nella vita reale, esistono il passato, le vecchie relazioni e i sentimenti".

Ho 30 anni e sono sempre stato abituato ad affrontare le cose a quattr'occhi. Mentre difendevo Juan da tutti gli attacchi mediatici, dichiarando di avergli sempre voluto bene come amico, lui registrava le mie telefonate con lo scopo evidente di aspettare il tempo e il modo per fare una piazzata pubblica. La relazione con lui è finita ben prima del trono. Ero sentimentalmente libero quando decisi di partecipare al programma, ma ho continuato a volergli bene: l'affetto non si spegne con un interruttore. Come con un mio ex, con il quale sono stato sei anni, pensavo di poter instaurare anche con lui un rapporto diverso, maturo, fatto di continuità e di supporto reciproco. Solo ora mi accorgo di aver sbagliato a dimostrare troppo affetto ad una persona ancora innamorata. Sono stato ingenuo a sottovalutare questi aspetti e non credevo che stargli vicino potesse creargli false aspettative. Non pensavo che tale sentimento potesse arrivare alla morbosità, inducendolo a elargire minacce e ricatti. Non ho cambiato idea rispetto alla decisione presa quando ci siamo lasciati. In questi ultimi tre mesi, finita la relazione con Mario, sarei potuto tornare con lui, ma il sentimento non c'era e non c'è. Questo, evidentemente, deve averlo ferito. Quello che c'è stato tra me e Mario è stato un sentimento reale. Voglio scusarmi con lui se tutte le notizie che stanno uscendo, possono in qualche modo oscurare una relazione che per noi è stata speciale. Il percorso che ho fatto è stato vero e sincero. Lo è stato talmente tanto che, come nella vita reale, esistono il passato, le vecchie relazioni e i sentimenti.

Un post condiviso da Claudio Sona (@realclaudiosona) in data: 13 Giu 2017 alle ore 11:40 PDT

Il calciatore Matteo Darmian oggi sposa Francesca Cormanni

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Matteo Darmian e Francesca Cormanni si sono sposati nella chiesa di Rescaldina. Il ricevimento a Villa Pizzo, sul lago di Como

È il loro giorno. Matteo Darmian e Francesca Cormanni si sono spostati oggi nella chiesa del comune lombardo di Rescaldina. Lei, dopo aver fatto tappa all'hotel Diva Resort, si è recata dal suo futuro marito. Il ricevimento si terrà a Villa Pizzo, sul lago di Como. Il 27enne terzino del Manchester United ha chiesto la mano alla compagna nel dicembre 2016. "Esattamente 8 anni dopo il nostro primo incontro...ho detto Sì all'Uomo dei miei sogni". Con questo messaggio e uno scatto che immortalava l'anello in primo piano, Francesca Cormanni aveva annunciato il matrimonio col calciatore italiano.

Entrambi nati nel 1989, convivono da quasi cinque anni e ora si apprestano a fare il nuovo passo.

... saremo un due che non si può dividere con niente. A domani Vita Mia @matteodarmian36 #14giugno2017

Un post condiviso da FrancescaEleonora (@francesca_ele_cormanni) in data: 13 Giu 2017 alle ore 11:24 PDT

La bufala del reddito di cittadinanza. ​Porro zittisce il grillino Bonafede

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Scontro in diretta tra Nicola Porro e Alfonso Bonafede sul reddito di cittadinanza proposto dal Movimento Cinque Stelle

Alfonso Bonafede parla di reddito di cittadinanza. E Nicola Porro lo mette di fronte alle mancanze della proposta dei grillini. Con poche semplici domande. (guarda il video)

Due sere fa il vicedirettore del Giornale e il deputato del M5S erano ospiti di Corrado Formigli a PiazzaPulita su La7. Bonafede spiegava il disegno di legge scritto dai Cinque Stelle, che prevede un assegno pagato dallo Stato per chi non arriva a quella che viene individuata come soglia di povertà (780 euro). Tutto molto bello (coperture economiche a parte). Il fatto è che la proposta prevede anche che lo Stato metta a disposizione di ogni disoccupato tre proposte di lavoro (di cui almeno una dovrebbe essere accettata, pena la decadenza del diritto al reddito minimo statale). E qui casca l'asino.

I diretta Porro interviene per chiedere "come fa lo Stato a trovare tre proposte per ogni cittadino" disoccupato. "Lo Stato tre volte i lavori come li dà? Bonafede, ma dove vive? - dice il conduttore di Matrix - Dove le trova tre offerte di lavoro a due milioni di ragazzi dai 16 ai 24 anni? Gli fa fare a tutti i parlamentari del Movimento Cinque Stelle?".

Il parlamentare grillino prova a rispondere: "Porro mi conferma che le agenzie di collocamento in Italia non funzionano e i giovani sono costretti a rivolgersi alle agenzie interinali che li chiamano per due giorni di lavoro da centralinista?". "E la colpa della mancanza di lavoro è degli uffici di collocamento?", ribatte Porro. "No - replica Bonafede - uno dei problemi è difficoltà nel far incontrare domanda e offerta. Noi riteniamo che introducendo una liquidità di 780 euro a persone e cittadini italiani e consentendo di pensare a ipotesi di investimento i posti di lavoro, l'economia inizia a girare e vengono creati posti di lavoro".

"Lei sa benissimo che con i soldi restituiti dai nostri stpendi sono state create 5mila piccole e medie imprese che hanno dato lavoro a 10mila persone". "Sei milioni di offerte di lavoro deve trovare...". "Le facco una domanda - conclude Porro -: dove trova sei milioni di domande di lavoro? Mi risponda, sennò lei prende in giro dei ragazzi che non trovano il posto di lavoro". Il dibattito poi si scalda, con Bonafede ad accusare il conduttore di Matrix di essersi scaldato. Ma quando si parla di disoccupazione e reddito di cittadinanza bisogna essere chiari. Non vendere specchietti per le allodole.

L'ex fidanzato di Claudio Sona rincara la dose: "Ho messaggi, mail e le immagini delle telecamere"

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Dopo la spiegazione di Claudio Sona sulla vicenda piuttosto intricata che lo vede coinvolto con il suo ex fidanzato, è proprio Juan Fran Sierra a tornare all'attacco: "Devi dire la verità"

Dopo le pesanti accuse nei confronti dell'ex tronista di Uomini e Donne e le successive spiegazioni di Claudio Sona, Juan Fran Sierra torna all'attacco.

L'ex fidanzato di Claudio Sona non si accontenta delle sue giustificazioni e rincara la dose. "Cos'è ?! - scrive sul suo profilo Instagram - Hai avuto 24 ore di tempo per studiare bene le parole strappalacrime da utilizzare per salvarti la faccia con le tue bugie che continuano da quasi un anno?? Proprio perché hai 30 dovresti essere un uomo che per una volta prende il coraggio di ammettere i suoi errori e chiedere scusa a persone che hanno investito sentimenti e energie per te invece di negare anche davanti all'evidenza. Soltanto una telefonata è stata registrata proprio quando mi hai portato allo sfinimento ma sei consapevole che esistono mail, messaggi whatApp che testimoniano i nostri incontri sia a Verona che a Milano, oltre al fatto che casa mia ha telecamere di sorveglianza ovunque. Quindi non girare i discorsi e voler passare per la vittima come sempre".

E ancora: "Ma visto che continui a sostenere che la verità è quella che racconti te ti chiedo di darmi subito pubblicamente (non dopo altre 24 ore di studio per la risposta) l'autorizzazione a rendere pubblico tutte queste fonti visto che dici che sono inventate e che nulla di tutto ciò è esistito".

L'ex fidanzato di Claudio Sona, quindi, sostiene di avere altre prove che incastrebbero l'ex tronista di Uomini e Donne, in particolare, dimostrerebbero che per tutti questi mesi ha mentito. "Sono sconvolto - conclude - da ciò che leggo e spero che non mi porti ad andare fino in fondo, come sai bene che so fare quando inizio, e pubblicare tutto ciò perché sarebbe d'avvero imbarazzante per te! Il mio è soltanto un consiglio. La verità vince sempre, a me nessuno mi da del bugiardo. Che ridicoli siamo ad essere arrivati a questo punto".

Cos'è ?! Hai avuto 24 ore di tempo per studiare bene le parole strappalacrime da utilizzare per salvarti la faccia con le tue bugie che continuano da quasi un anno?? Proprio perché hai 30 dovresti essere un uomo che per una volta prende il coraggio di ammettere i suoi errori e chiedere scusa a persone che hanno investito sentimenti e energie per te invece di negare anche davanti all'evidenza. Soltanto una telefonata è stata registrata proprio quando mi hai portato allo sfinimento ma sei consapevole che esistono mail, messaggi whatApp che testimoniano i nostri incontri sia a Verona che a Milano, oltre al fatto che casa mia ha telecamere di sorveglianza ovunque. Quindi non girare i discorsi e voler passare per la vittima come sempre. Ma visto che continui a sostenere che la verità è quella che racconti te ti chiedo di darmi subito pubblicamente (non dopo altre 24 ore di studio per la risposta)l'autorizzazione a rendere pubblico tutte queste fonti visto che dici che sono inventate e che nulla di tutto ciò è esistito. Sono sconvolto da ciò che leggo e spero che non mi porti ad andare fino in fondo, come sai bene che so fare quando inizio, e pubblicare tutto ciò perché sarebbe d'avvero imbarazzante per te! Il mio è soltanto un consiglio. La verità vince sempre, a me nessuno mi da del bugiardo. Che ridicoli siamo ad essere arrivati a questo punto.

Un post condiviso da Juan Sierra (@juanfransierra) in data: 13 Giu 2017 alle ore 12:42 PDT

La pornostar Nikki Benz aggredita dal suo produttore: "Mi ha stuprata sul set"

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La pornostar canadese Nikki Benz ha dichiarato di essere stata aggredita con violenza dal produttore durante le riprese del suo ultimo film. La casa di produzione ha preso così provvedimenti

La pornostar canadese Nikki Benz ha accusato il produttore Tony T. di averla aggredita con violenza durante le riprese di un film per la casa di produzione Brazzers, specializzata in cinema per adulti.

Durante una scena che avrebbe dovuto rappresentare uno stupro,la Benz sostiene che Tony T. abbia cercato di soffocarla davvero e non si sia fermato nonostante le sue continue richieste di interrompere le riprese.

Come riporta FanPage.it, la pornostar ha dichiarato di essere molto provata dall'esperienza vissuta e ha raccontato di aver pianto sul set dopo 13 anni di carriera. Poi si è lasciata andare a uno sfogo su Twitter che ha raccolto il consenso dei fan: "Sul set bullismo, stupro e violenza non dovrebbero mai accadere. "No" significa "No", che ci sia o meno la macchina da presa".

La casa di produzione Brazzers, intanto, ha fatto sapere tramite un comunicato di aver licenziato Tony T. e che la scena in questione non sarà mai utilizzata: "Abbiamo deciso immediatamente di interrompere il rapporto con il produttore. Non solo abbiamo annullato tutti gli impegni professionali esistenti, ma è stata eliminata ogni possibilità di eventuali futuri impegni con lui. Il benessere e la sicurezza della signora Benz sono una preoccupazione fondamentale per noi".

Berry a tutto rock

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«Se vuoi provare a dare un altro nome per il rock and roll, chiamalo Chuck Berry». Così diceva John Lennon, e così è stato e sempre sarà nonostante il vecchio e agguerrito Chuck se ne sia andato lo scorso marzo. Questo disco postumo raccoglie nuovi brani inediti del grande chitarrista a 38 anni dal suo ultimo album in studio ed è una piccola chicca per i fan dello r'n'r. Berry ne aveva annunciato l'uscita il 18 ottobre dell'anno scorso, durante la megafesta per i suoi 90 anni. Qui da Wonderful Woman a Lady B. Goode (ideale seguito della rivoluzionaria Johnny B. Goode) è tutta una celebrazione del suo stile in compagnia della Blueberry Hill Band, in cui militano anche il figlio e il nipote.


Il tetris pop di Graziani

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Ormai ci sono tanti modi di essere cantautore. Uno dei più contemporanei è quello di Filippo Graziani che riesce a mescolare, quasi fosse un tetris, i nuovi suoni pop con la tendenza introspettiva e talvolta malinconica della canzone d'autore. Due mondi una volta incompatibili che oggi trovano una nuova dimensione. Quindi brani come Il mondo che verrà oppure Metterci vita sono flash poetici su ciò che ci sta capitando intorno e sull'ansia paurosa che lo accompagna. Il tutto ricamato da una chitarra di buona personalità e una voce che sembra più consapevole e matura dei 36 anni di Filippo, figlio di Ivan ma non schiavo dei suoi tempi. In questo album c'è uno spaccato dei nostri anni, autentico e credibile. Bravo.

Morta Anita Pallenberg La tragica musa innamorata degli Stones

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Icona trasgressiva della Londra anni '60 fu fidanzata con Brian Jones e Keith Richards

«Sono una vagabonda. Un'avventuriera. Non ho un talento specifico, magari lo avessi avuto». Così diceva di sé Anita Pallenberg, scomparsa ieri improvvisamente (la notizia è stata lanciata su Instagram dalla figlia del pittore Julian Schnabel) a 73 anni. Non avrà avuto un talento specifico ma la sua personalità e le sue trasgressioni l'hanno consacrata musa dei Rolling Stones e icona del rock degli anni Sessanta e Settanta. Viaggiava sempre sulla corsia di sorpasso Anita Pallenberg, ed è una donna che non si è mai risparmiata nel dorato (e al tempo stesso maledetto) mondo di sesso-droga-rock'n'roll dell'epoca. Nata a Roma, ebbe come primo fidanzato Mario Schifano e come amica Gabriella Ferri. Ma è a Londra che diventa famosa. Brian Jones però l'aveva già incontrato in Germania, mentre faceva la modella, quando un fotografo le consigliò il concerto degli Stones. Pochi mesi dopo, nel 1965, andò a un concerto londinese dei Rolling Stones decisa - come ogni brava groupie dell'epoca - a incontrarli e conoscerli meglio. Era una ragazza che non passava inosservata con quel fisico mozzafiato, così riuscì a infilarsi nel backstage per familiarizzare con la band. Bastò qualche spinello e un po' di alcool a cementare l'amicizia. Tra il '66 e il '67, dopo le esperienze della beat generation, l'Lsd si diffuse in un baleno a tutto il giro rock inglese. I Rolling Stones, e in particolare la loro mente Brian Jones, si ritrovarono «alle corde dal punto di vista musicale e creativo». Brian faceva coppia fissa con Anita e i due vivevano in un mondo dove l'indolenza e l'apatia sfioravano livelli demenziali. Eppure - come ricorda Gary Herman in R'n'R Babylon: «stupivano il mondo con il loro fascino androgino». «Era tempo di hippie, ma io non sono mai stata una hippie», diceva. Però, insieme all'amica Marianne Faithfull (cantante di successo che ruotava attorno al mondo Stones) facevano a gara per aggiudicarsi il premio dell'abbigliamento più corto e più scoperto. Libera e spregiudicata come pochi, Anita partecipava a tutte le feste importanti e alle riunioni del mondo beat, come il famoso happening nato per lanciare la rivista It, cui partecipò anche Paul McCartney vestito da sceicco. Brian Jones era sempre più «fatto» e depresso, praticamente un'ameba, e Anita gli stette vicino per un po'...Poi, dopo la famosa irruzione della polizia nella villa di Redlands (con arresti e processi a valanga per gli Stones), lei, Brian e Keith si trasferirono a Parigi e poi in Marocco. Ma Brian stava sempre peggio e finisce in clinica... e lei finì tra le braccia di Keith scheletrico, ombroso e fatto di acidi e whiskey come pochi, e si fidanzò con lui, complice un impeto di passione a bordo della Rolls Royce del chitarrista. Anita e Keith, nella loro tumultuosa relazione, ebbero tre figli, Marlon, Angela e Tara, che morì da bambina. Anita però non era una semplice bambola della trasgressione. Aveva anche una vena creativa che la portò a influenzare l'opera degli Stones. Mick Jagger (naturalmente non manca una fugace relazione con Mick, sul set del film Sadismo, nel 1968) ha raccontato di aver remixato personalmente i brani dell'album Beggar's Banquet (1968) seguendo i consigli musicali di Anita, la cui voce si può sentire anche nel classico Sympathy For the Devil. La sua vita è stata una continua avventura ma Anita non ha mai voluto scrivere la sua autobiografia, considerando che sarebbe stata troppo «salace» e che avrebbe messo a nudo i segreti di troppi personaggi del rock. «Mi girano attorno parecchi editori - diceva ancora recentemente - ma tutti mi chiedono la stessa cosa: un libro scandalistico. Poi tutti scrivono la loro biografia, quindi io non lo faccio. Se una come Posh Spice scrive la sua biografia ebbene, io non scriverò certo la mia».

Eppure di cose sconvolgenti avrebbe potuto raccontarne... Come i suoi abusi di eroina e alcool di cui ha detto; «La droga è il grande amore della mia vita. È una storia d'amore a cui ho dovuto rinunciare». Qualche anno fa ha dichiarato: Da 14 anni non tocco droga né alcool. Dovrei poter dire da trent'anni ma ho avuto una ricaduta. È stata una grande battaglia, ora è finita». Fino agli anni Ottanta ed oltre, infatti si era dedicata a una vita sregolata... nel '79 viveva nella campagna di New York con un diciassettenne che si ammazzò a letto giocando alla roulette russa. Frequenta i punk e i tossici newyorchesi e fa coppia con Richard Loyd dei Television andando a comprare droga in limousine. Ingrassata e stanca, rimaneva sempre la musa dei Rolling Stones che dichiarava: «Sono pronta a morire. Ho fatto così tante cose qui. Onestamente non pensavo che sarei arrivata a 40 anni»

Dylan accusato di aver copiato il discorso da un "bigino" on line

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Sembrava che la telenovela del Nobel per la letteratura fosse finita quando Bob Dylan ha mandato, il 5 giugno, all'Accademia di Stoccolma il suo discorso di accettazione. Un discorso che, per altro, il Segretario permanente del Nobel, Sara Danius, aveva trovato «straordinario e, come ci si poteva aspettare, eloquente».E invece no, le polemiche riprendono. Beh non per mettere in dubbio il parere dell'illustre professoressa di letteratura e d'estetica però forse poi questo discorso non è così adamantino come sostenuto dalla Danius. Nel file audio, spedito all'Accademia, Dylan parla ampiamente dei libri che lo hanno influenzato, tra cui il romanzo di Melville Moby Dick. Solo che le citazioni sul testo risultano essere un po' strane. Il primo ad accorgersene è stato lo scrittore Ben Greenman. Ha scoperto che un passaggio di Moby Dick citato da Dylan era inesistente: «Some men who receive injuries are led to God, others are led to bitterness».

Niente di grave anche un Nobel può avere un vuoto di memoria, sbagliare citazione. Solo che un giornalista della rivista on line Slate, si è accorto che l'errore non era frutto della mente di Dylan, lo si ritrovava sul sito di Sparknotes. Sparknotes non dirà niente agli italiani ma, in sostanza, è uno dei maggiori specialisti nella fabbricazione di bigini in lingua inglese. E, sorpresa, il loro bigino che riassume Moby Dick presenta un sacco di passi che assomigliano tantissimo alle parti del discorso in cui Dylan cita o si riferisce al capolavoro di Melville. E ancora: alcune espressioni molto specifiche che nel romanzo non compaiono sono anch'esse curiosamente utilizzate pari pari nel discorso. Insomma esiste la possibilità che la prolusione che tanto è piaciuta sia, se non un copia e incolla, una parafrasi dal riassuntino molto in stile studente in difficoltà. Dalle parti di Dylan alle illazioni però non rispondono. L'arte è citazione evidentemente.

Kronos Quartet si dà al folk con Giddens e la Merchant

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Sono attivi dal 1973 e sono il quartetto d'archi più duttile al mondo. Parliamo del Kronos Quartet di David Harrington che musicalmente ne ha fatte di tutti i colori, passando dalla musica classica a quella da camera e addirittura rileggendo la Purple Haze di Jimi Hendrix. Ora il Kronos si dà al folk, sempre alla sua maniera, con l'album Folk Songs, che coinvolge quattro pezzi da novanta come Sam Amidon alla voce e alla chitarra, Olivia Chaney alla voce, all'harmonium e alle percussioni, Rhiannon Giddes e Natalie Merchant al canto. Ci sono tradizionali irlandesi come Ramblin' Boy cantata con toni accorati dalla Cheaney e brani della guerra di Secessione come Johnny Has Gone For a Soldier guidato da Natalie Merchant. È un disco d'atmosfera, raccolto, pacato eppure non annoia (certo non è adatto ai rockettari ma ad un pubblico meditativo) nel suo dipanarsi sereno e al tempo stesso melanconico (ascoltare The Butcher's Boy sempre con la voce di Natalie Merchant) tra classici e brani originali come Lullaby di Giddens eseguita dallo stesso autore.

Biaggi, la Atzei torna a parlare "Max è forte. Ho fiducia e speranza"

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"Scusate se in questi giorni non vi ho dato notizie": comincia così il lungo di Bianca Atzei in cui la compagna di Biaggi comunica le condizioni del pilota

Dopo giorni di silenzio sulle condizioni del compagno Max Biaggi, vittima di un brutto incidente sulla pista di del Sagittario a Latina, torna parlare Bianca Atzei.

Il messaggio su Instagram

"Scusate se in questi giorni non vi ho dato notizie, so e capisco quanto ci tenete ad essere informati. Io, in questo momento, sto cercando di tenere le mie energie per lui dandogli positività" scrive la Atzei in un lungo messaggo affidato al suo profilo Instagram.

Il messaggio prosegue: "Dopo 6 giorni è stabile. Il mio Max è resistente e forte. Ho fiducia. Ho speranza. Io credo in lui e credo che la sua sfida più grande ora sia psicologica e voi lo state aiutando tanto con il vostro affetto". I referti medici del pilota parlano di 9 costole rotte e un trauma toracico molto vasto. Al fianco di Biaggi c'è sempe la cantante, che non abbandona mai la camera d'ospedale del San Camillo. Poi l'Atzei chiosa: "Grazie a chi gli sta vicino e gli scrive ogni giorno. Max è la parte migliore di me".

#forzamax #loveyou

Un post condiviso da biancaatzei (@biancaatzei) in data: 14 Giu 2017 alle ore 16:36 PDT

Dayane pubblica una foto abbracciata a De Martino, ma subito la cencella

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Dopo le foto esclusive pubblicate dal settimanale Chi, si fanno sempre più insistenti le voci su un presunto flirt tra Stefano De Martino e Dayane Mello

Dopo le foto di Stefano De Martinocon Dayane Mello a Capri, il pubblico in rete ha iniziato a fantasticare su un possibile flirt tra il ballerino di Amici e la modella brasiliana.

In tanti hanno chiesto a De Martino maggiori delucidazioni in merito, come se i suoi fan dovessero essere informati di ogni minimo cambiamento della sua vita. Stanco delle continue illazioni, Stefano ha registrato una storia di Instagram nella quale ha mostrato (ironicamente) la sua nuova fiamma: un accendino.

Dopo questa spiegazione il pubblico avrà smesso di fare domande al ballerino? La risposta è assolutamente no, visto che nella tarda serata di ieri è comparsa anche una foto sospetta sul profilo Instagram di Dayane Mello. Lo scatto è stato cancellato nel giro di quale minuto, ma è stato in rete giusto il tempo per diventare virale. Nell'immagine la modella brasiliana è in piedi e da dietro abbraccia Stefano. Tra i due il feeling è innegabile, tanto che alcune indiscrezioni in rete confermano che negli ultimi tempi stiano passando parecchio tempo insieme.

(Guarda la foto)

[[fotonocrop 1409548]]

Razzi star del rap: "Salvo il mondo con Whatsapp"

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L'ennesima incursione musicale del senatore di Forza Italia, special guest nel nuovo video de Il Pagante: ""Trump e Kim Jong Un? Li ho inseriti in una chat"

“Si narra che furono degli arrosticini e un gruppo whatsapp le armi che gli permisero di sventare il terzo conflitto globale”. Antonio Razzi ha scongiurato la terza guerra mondiale, mettendo Donald Trump e Kim Jong Un nella stessa chat e perciò fra cento anni, tutto il mondo lo ricorderà tributandogli parate militari e onori.

Almeno è così in “Too Much”, l’ultimo video del trio rapper Il Pagante in cui il senatore di Forza Italia compare come guest star e (appunto) salvatore del mondo, celebrato da “Shangai a New York, da Nuova Delhi a Chieti” come “unico leader imperatore Razzi” che insegnò al mondo il segreto del quieto vivere: “Amico caro, te lo dico da amico: ma fatti i c*** tuoi”.

È alla fine del video, in una Milano iperfuturistica del 2117, che si concretizza la profezia annunciata dalle interviste che aprono il video. In cui Razzi, appunto, snocciolando tutti i suoi tormentoni assicura di avere in pugno la situazione, anche quella della scena rap nazionale.

Il video del brano del gruppo milanese, che prende in giro tutte le fisime e i luoghi comuni della rete e del mondo giovanile (dagli influencer che giocano col photoshop fino alle ragazze esibizioniste che accompagnano ai loro scatti audaci altissime citazioni filosofiche), in poco meno di ventiquattro ore punta a macinare le 500mila visite.

Per Razzi è l'ennesima incursione nel mondo dei giovani (che, come recentemente dichiarato rappresentano la sua priorità politica) e non si tratta della prima iniziativa "musicale". Qualche anno fa, infatti, aveva spopolato sui social la sua "Famme cantà".

[[youtube

]]


"Belen non è più la benvenuta ai box Suzuki di Iannone"

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Secondo quanto scrive Novella 2000, la showgirl argentina non sarebbe più ben accetta nei box del suo fidanzato Andrea Iannone prima delle gare, "soprattutto dopo il Mugello".

La storia tra Belen Rodriguez e Andrea Iannone procede a gonfie vele, ma c'è un grosso ostacolo nella vita (quasi) perfetta dei due fidanzatini.

Secondo quanto rivela Novella 2000, Andrea Iannone non sta raccogliendo i risultati sperati in pista e il team Suzuki sta pestando i piedi. "A complicare le cose - scrive il settimanale Novella 2000 - ci si è messa pure la sua fidanzata Belen Rodriguez. Pare che qualcuno del team Suzuki ne abbia abbastanza della sua presenza nei box, soprattutto dopo la gara al Mugello. Qui la showgirl argentina si è presentata al circuito, in canotta e cortissimi jeans, con tutto il suo clan. Il fratello Jeremias e un gruppo di amici e amiche, tra i quali la Petineuse Patrizia Griffini, Pietro Tavallini, Prisca Rossi, Flavio Piacenza e Milca".

E ancora: "L’allegra combriccola ha girato in lungo e in largo per i box, facendosi continuamente dei selfie per poi postarli sui profili social. Il tutto mentre intorno a loro gli uomini del team lavoravano concentrati per mettere a punto nel migliore dei modi la moto di Iannone, che aveva problemi di salute per continui attacchi intestinali. Il giorno sbagliato per far festa e scattare foto ricordo".

L'indiscrezione pubblicata da Novella 2000 non ha ancora scatenato una reazione dei due diretti interessati... Staremo a vedere

Lily-Rose Depp, topless bollente per la tintarella

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Fonte foto: 
Getty, LaPresse, Instagram
Lily-Rose Depp, topless bollente per la tintarella 1
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Lily-Rose Depp si mostra in topless su Instagram: eccola al naturale, mentre cerca di evitare i segni del costume con la tintarella

Lily-Rose Depp prende il sole in topless. Lo scatto viene pubblicato dalla figlia d'arte su Instagram, dove raccoglie oltre 151.000 like. Nel tentativo di non avere segni d'abbronzatura, l'attrice e modella, figlia di Johnny Depp e Vanessa Paradis, ha preso il sole senza il pezzo di sopra del bikini.

"Dopo 12 anni dal divorzio, Brad Pitt ha chiesto scusa a Jennifer Aniston"

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Secondo quanto riporta Life & Style, Brad Pitt avrebbe chiesto scusa a Jennifer Aniston per il trattamento che le ha riservato quando nel 2005 ha deciso di lasciarla per Angelina Jolie

Nel 2005 Brad Pitt lasciò la sua ex moglie Jennifer Aniston per finire tra le braccia di Angelina Jolie, a 12 anni di distanza da quel giorno, l'attore ha trovato il coraggio di chiederle scusa.

La storia è nota a tutti: Jennifer Aniston e Brad Pitt erano felicemente sposati da cinque anni, quando Brad s’innamorò follemente di Angelina Jolie durante le riprese di Mr. & Mrs. Smith, film di Doug Liman uscito nel 2005. Immediatamente il divo di Hollywood chiede il divorzio e, a quanto pare, l'attore non ha mai chiesto scusa a Jennifer Aniston per il trattamento che le ha riservato.

Ora, però, pare che ci sia stata una svolta. Come riporta Life & Style, Brad Pitt è entrato in un momento particolarmente importante della sua vita: "Dopo il divorzio da Angelina Jolie avvenuto qualche mese fa, infatti, il divo non solo ha smesso di bere, ma ha pure iniziato ad andare in terapia". E dulcis in fundo, ha chiesto scusa alla bella Aniston.

Una fonte del magazine ha svelato: "Brad si è scusato per averle spezzato il cuore. Di solito lui non si apre così, ma grazie alla terapia e al periodo di riabilitazione, ha imparato a esprimere i suoi sentimenti. Ha affrontato tutto il dolore che le ha causato". Un'altra fonte ha aggiunto: "Lei è stata incredibilmente aperta riguardo le sue scuse. Gli ha detto che lo perdona e di focalizzarsi sul futuro".

Kate Winslet confessa: "Nessuna tata per i miei figli"

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Kate Winslet ha dichiarato di non avere personale al suo servizio, né tate né cuochi o autisti perché vuole badare da sola ai suoi figli

La star Kate Winslet è una mamma molto presente e, come ha confessato in un'intervista ad Harper Bazaar, non ha assunto nessuna tata badare ai suoi figli.

Ma non solo, la diva di hollywood non ha neanche un cuoco o un autista al suo servizio:"Sarei infelice, non mi sentirei una persona normale".

"Anche se ho le possibilità economiche - ha detto Kate - questo non vuole dire che io sia costretta a beneficiarne. Non la vedo una cosa giusta per la famiglia, ai miei figli non piacerebbe".

Poi la Winslet ha parlato di come vorrebbe essere ricordata dai suoi figli: "Il mio più grande desiderio è che da grandi si ricordino della mia minestra e dei pranzi al sacco e soprattutto che ero io ad andarli a prendere a scuola. Tutto ciò mi dà sicurezza".

Helena Christensen: lato b perfetto a 48 anni

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Fonte foto: 
Instagram, Olycom
Helena Christensen: lato b perfetto a 48 anni 1
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Helena Christensen, l'amata modella danese, sfoggia un fisico e un lato b da urlo: ma ha un piccolo segreto

Helena Christensen, a 48 anni, può tranquillamente stracciare la concorrenza grazie a una forma fisica davvero di tutto rispetto. Corpo sinuoso, tonico e lato b super hot, grazie a una piccola passione: la pole dance. La modella, famosissima per quasi tre decadi, viene ricordata ancora oggi come protagonista del video clip "Wicked Game" di Chris Isaak.

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