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Ramazzotti difende Aurora: "A X Factor dimostrerà suo merito"

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Aurora Ramazzotti condurrà la striscia quotidiana di "X Factor". Sul web sono partite subito le accuse che hanno etichettato la figlia di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker come una "raccomandata". Dopo il silenzio, il cantante su Instagram è intervenuto per difendere la figlia: "Cari ragazzi, noi genitori di Aurora - scrive il cantautore - oltre ad aver fatto la gavetta avendo ottenuto calci nel culo e porte in faccia da quasi tutti, oggi fanno lavorare migliaia e migliaia di persone in quasi tutto il mondo.
Sentire la becera gente attaccare Aurora Ramazzotti come quella 'raccomandata' e paragonarla al nepotismo schifoso di una società marcia come la nostra, mi viene letteralmente da ridere. Noi ci siamo fatti il mazzo per arrivare dove siamo e non abbiamo rubato, ripeto 'rubato', nulla a nessuno e tantomeno 'ucciso'. Eravamo umili e umili resteremo e non sarà un applauso in più a cambiare la nostra visione della vita".

"Smettetela di nascondervi dietro un falso nome - scrive Eros Ramazzotti - a sparare sentenze anche moooolto offensive nei confronti di chi ha più possibilità e che verosimilmente ve le dimostrerà alla grande, sbugiardandovi alla prima occasione. Quando questo sistema in Italia andrà a morire penso si vivrà tutti meglio, chi con più, chi con meno, questa sarà la vita, e questo dovremo accettare, tutti, senza invidia". "Aurora è stata presa da professionisti che ogni giorno selezionano migliaia di persone - conclude il cantante nel post scriptum - non certamente tutte con anni di gavetta alle spalle o con diplomi vari. Dobbiamo metterci in testa che la vita oggi va così".

Sul web sono partite subito le accuse che hanno etichettato la figlia di Ramazzotti e Hunziker come una "raccomandata"


La protagonista di Fast and Furious mangia un topo cotto nell'urina

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L’ultima frontiera dei divi di Hollywood? Mangiare topi cotti nella propria urina. Almeno per l’attrice texana, che si è messa alla prova nel reality show della Nbc "Running Wild with Bear Grylls", in cui le star del jet set devono sopravvivere in luoghi e situazioni estreme. La puntata, registrata nel maggio scorso, è stata trasmessa lunedì sulla rete americana. Nessuna ombra di dubbio che la star di "Fast and Furious" abbia superato la prova commissionata dal conduttore televisivo Grylls: un rivoltante spuntino a base di roditore bollito nella pipì.

Dopo aver attraversato il deserto del Nevada, infatti, ed essere rimasti a corto di acqua e cibo per due giorni, l’attrice e Grylls si sono concessi una cena a base di topolino morto, cotto nell’urina dell’attrice, precedentemente raccolta in una gamella da campeggio. Il conduttore ha rassicurato Rodriguez, spiegandole che bere pipì è sano, soprattutto se viene prima bollita, perché solo così si è certi che i batteri vengano resi innocui. Il verdetto dell’attrice non è tardato ad arrivare. Con la faccia disgustata, la star di "Avatar" ha esclamato: "Sa di pollo" per poi affermare di essere felice che la pipì fosse la sua e non di Grylls.

Dopo la messa in onda della puntata, Rodriguez ha poi scritto un tweet ringraziando il conduttore per averla "spinta oltre i suoi limiti".

L'attrice ha mangiato un topo cotto nella propria urina durante la trasmissione della Nbc "Running Wild with Bear Grylls"

Isis, Russia e i "segreti" di Snowden nella nuova stagione di Homeland

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Se Homeland non è mai stata una serie lontana dai fatti del mondo, incentrata com'è su questioni come la lotta al terrorismo e le dinamiche del Medio Oriente, fino a oggi determinati argomenti non avevano ancora fatto capolino nelle puntate del serial televisivo.

Nella prossima stagione, la quinta, spunteranno anche tematiche di grande attualità, che fino a pochi mesi fa gli sceneggiatori e il produttore giuravano non avrebbero mai inserito. Ancora a marzo Alex Gansa, showrunner di Homeland, sosteneva che non avrebbero mai parlato, per dirne una, dell'Isis. Ma il presidente di Showtime era più possibilista.

"Troppo malvagi perché le loro efferatezza vengano rappresentate in televisione", giuravano i produttori, che pure avevano già citato - di sfuggita - la vicenda di James Foley, tirando in ballo il giornalista decapitato dai jihadisti in un dialogo che accompagna la scena di un sequestro, con cui il team guidato da Carrie Mathison (Claire Danes,), l'agente tra i personaggi principali della serie, deve confrontarsi.

Ora Entertainment Weekly scrive che nella quinta stagione non mancheranno riferimenti alla Russia di Vladimir Putin o alla rivelazione di Edward Snowden, ma neppure al sedicente Stato islamico. Questo nonostante il teatro dell'azione si sposterà dal Medio Oriente alla Germania.

"I produttore di Homeland sono riusciti a mettere in piedi una bella storia", ha detto il presidente di Showtime David Nevins, annunciando che la nuova serie avrà a che fare con l'Isis, con Snowden, ma pure con i fatti di Charlie Hebdo. Il tutto partendo da Berlino, "il bivio tra il vecchio Blocco sovietico e quello occidentale, tra l'Europa occidentale e il mondo islamico".

L'attualità rimarrà dunque al centro della serie televisiva. E Nevins rassicura gli aficionados: "Credo che andrà avanti ancora a lungo. E non potrei immaginare Homeland senza Claire Danes".

Cambio di programma. Nella serie tv sbarcano anche i jihadisti di al-Baghdadi. A marzo il produttore la pensava diversamente

Il pubblico fischia, Mario Biondi lascia il palco

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Nonostante la pioggia a dirotto e un ritardo di tre quarti d'ora, Mario Biondiè salito sul palco a San Pancrazio Salentino (Brindisi). Ma il pubblico - che ha pagato 65 euro di biglietto - si lamenta: ombrelli e maltempo impediscono di godersi il concerto. Molti chiedono a gran voce un rinvio, volano fischi. Il cantante prima sbotta, poi chiede: "Che volete fare? Volete rinviare a domani?". Alla fine prende e se ne va. Video da YouTube



Laura Torrisi via Instagram, tra estate e lavoro

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Instagram
Laura Torrisi via Instagram, tra estate e lavoro 1
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Una forma fisica invidiabile e un sorriso splendente quello che regala quotidianamente Laura Torrisi ai suoi follower di Instagram, pubblicando scatti di vita personale e momenti di backstage lavorativo

Laura Torrisi appare in forma strepitosa e serena, a rivelarlo il suo profilo Instagram dove l'attrice ama pubblicare scatti di vita privata e lavorativa. Ora, durante le vacanze estive, le foto in costume si moltiplicano mostrando una figura tonica e ben allenata. Archiviato da tempo il matrimonio con Leonardo Pieraccioni, con cui è rimasta in ottimi rapporti, la giovane trascorre il suo tempo con la loro figlia Martina. Ma secondo gli ultimi gossip l'attrice avrebbe trovato un nuovo amore.

Morto per infarto Giancarlo Golzi, storico batterista dei Matia Bazar

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Aveva 63 anni Giancarlo Golzi, storico batterista e tra i fondatori dei Matia Bazar. È stato trovato senza vita nella sua villa di Bordighera, in Liguria, stroncato da un infarto mentre era impegnato in un tour con la band, per ricordare i quarant'anni di uno dei gruppi più longevi della storia della musica italiana.

In una formazione che ha subito spesso cambiamenti, Golzi era sempre rimasto al suo posto, dietro le batterie dei Matia Bazar fin dall'inizio. Nel 1997, dopo la morte del bassista e paroliere Aldo Stellita, e poi ancora con l'addio della cantante Antonella Ruggiero, aveva ricostituito la band la band intorno a sé.

Il gruppo ripartì con Piero Cassano, Silvia Mezzanotte e Fabio Perversi e ottenne ancora un successo a Sanremo, continuando a portare il nome dei Matia Bazar sui palchi italiani e all'estero.

Era in tour con la band, di cui era stato uno dei fondatori quarant'anni fa. È stato trovato senza vita nella sua villa a Bordighera

Raccomandati o talenti? Quando la televisione è un affare di famiglia

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Appena saputo che in ottobre debutterà in tv, conducendo la versione giornaliera di X Factor 9 e zigzagando tra i giovani nuovi talenti, sul web hanno cominciato a bersagliarla di critiche e insulti. .. Insomma, arriva un'altra raccomandatissima figlia d'arte sul piccolo schermo? È ciò che si chiedono in tanti attendendo l'arrivo di Aurora Ramazzotti su Sky Uno HD al posto di Alessandro Cattelan, che condurrà solo la versione serale. Aurora sarà vicino ai ragazzi, più o meno suoi coetanei, fuori dal palco, nella vita di tutti i giorni. Bella forza, dirà qualcuno, andare a prendere la figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti, mica due persone qualsiasi. Eros comunque è subito sceso in campo su Instagram per difendere la sua «bambina», sottolineando tra l'altro che Aurora è stata scelta dopo un lungo casting. Davvero non ci sarà stato un piccolo occhio di riguardo? «Aurora è stata presa da professionisti che ogni giorno selezionano migliaia di persone, non certamente tutte con anni di gavetta alle spalle o con diplomi vari. Dobbiamo metterci in testa che la vita oggi va così». Quindi, sottintende, Aurora è brava punto e basta, attaccando poi «sono uno di quelli che, oltre ad aver fatto la gavetta, avendo ottenuto calci nel culo e porte in faccia da quasi tutti, oggi fanno lavorare migliaia e migliaia di persone nel mondo. Sentire la becera gente attaccare Aurora come quella raccomandata e paragonarla al nepotismo schifoso di una società marcia come la nostra mi fa letteralmente ridere». Vabbè, non facciamolo arrabbiare troppo, aspettiamo almeno di poterla valutare, con buona pace di tutti coloro che hanno partecipato al casting senza un nome altisonante alle spalle.

Del resto i figli d'arte in un modo o nell'altro «tirano» sempre. Torna in tv anche Massimiliano Pani - un'ottima carriera in campo musicale - su Raiuno con Italia da stimare, programma sul collezio nismo tout court con colonna sonora (quasi) tutta di mamma Mina. Anche Gerry Scotti ha richiamato dall'America il pargolo Edoardo per affidargli un ruolo nello Show dei record di Canale 5, poi ricoperto senza infamia e senza lode. I genitori famosi sono importanti ma altrettanto ingombranti. Ne sa qualcosa Francesco Facchinetti, che voleva essere l'erede del Jovanotti disimpegnato con La canzone del capitano e l'album Bella di padella ma ha dovuto presto ripiegare sulla carriera di conduttore (famoso e estroverso, per carità). Ultimamente fa sempre più spesso rassicurante coppia con papà Roby (vedere il loro ruolo di coach in The Voice). Bravo, carino, spiritoso, preciso è invece Simone Annicchiarico (erede di un certo Walter Chiari) che, non potendo competere con l'irresistibile papà (non c'è riuscito nessuno) si è fatto conoscere su La7 con il programma per cinefili La valigia dei sogni e oggi fa il giullare di lusso in show come Italia's Got Talent a fianco di Belèn. Per un papà che se ne va lasciando Canale 5 in polemica, un figlio che arriva. Anche il mondo della meteorologia è ereditario. Parliamo della famiglia Giuliacci. Il ciarliero Mario era un punto di riferimento per i fanatici delle previsioni di Canale 5 ed era anche bonario e simpatico...Poi ha cominciato a prendersela con le «meteorine», secondo lui poco professionali, e da lì le polemiche e l'addio ma è rimasto il figlio Andrea, che sembra la sua fotocopia (anche nella gestualità) in versione più giovane.

Ma i figli d'arte oggi sulla piazza hanno una corsi preferenziale o sono bravi davvero? Ci sono casi e casi... Federico Vespa, figlio di cotanto Bruno, ha preso le distanze da papà giornalista e politologo e s'è buttato sulla radio, diventando un dj di tendenza su radio Rtl. Per parlare di cinema, tanti si sono ritagliati uno spazio importante, da Asia Argento a Amanda Sandrelli a Christian De Sica, senza mai però neppure avvicinare la classe dei genitori. La prova musicale è quella dei figli di John Lennon, mai usciti dalla più assoluta mediocrità.

Da Aurora Ramazzotti a Francesco Facchinetti Bravi o meno, il web comunque si indigna...

Hateful Eight, trailer del nuovo film di Tarantino

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I fan di Quentin Tarantino aspettano dal 2012, da quando il regista realizzò il fortunato Django Unchained. L'attesa sarà premiata a Natale, quando nelle sale uscirà il suo nuovo progetto, The Hateful Eight. Un trailer appena pubblicato svela qualcosa sulla pellicola, in cui ci saranno Samuel L. Jackson, Kurt Russell e Jennifer Jason Leigh. Un percorso travagliato quello del film di Tarantino. Ad aprile un trailer non autorizzato era finito online e persino la storyline era stata pubblicata, facendo considerare al regista l'idea di non fare uscire il film.



Da Belen buona notte sexy in minigonna

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"Buenas noches..."È romantica e sensuale la buona notte di Belen Rodriguez, seduta con una posa sensuale, minigonna e sandali dorati, gambe accavallate e per i suoi follower inizia il sogno... Ma per Belen il sogno che si avvera è che la sua famiglia verrà a stare con lei in Italia. Lo ha annunciato la stessa showgirl su Instagram: "Finalmente dopo 10 anni di una meravigliosa vita in questo paese, un paese che mi ha regalato tutto, un paese che mi ha dato la possibilità di essere chi volevo essere, un paese dove la gente mi ha resa felice, e mi ha dimostrato un affetto smisurato giorno dopo giorno, sempre in crescendo - ha scritto Belen - Dopo 10 anni sono riuscita a convincere i miei a venire a vivere qui con noi, un sogno che si avvera, e mi rende se possibile ancora più felice"



La faida del pop, Taylor Swift contro tutti

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Miley Cyrus contro Taylor Swift che è contro Nicki Minaj che viene difesa da Katy Perry che tira in causa Rihanna. E dire che una volta a insultarsi pensavano soprattutto i rapper. Accuse. Dissing. Talvolta anche proiettili. Ora che si sono comprati i loro bei villoni (o sono pieni di debiti come 50Cent), la rissa tocca alle signorine del pop americano. Non che solitamente siano maestre di eleganza, anzi, fanno a gara a chi è più volgare. Ma stavolta hanno intensificato il fuoco amico, nel senso che se la prendono una con l'altra. Un battibecco continuo, roba da mercato rionale non fosse che lì spesso i toni sono persino più poetici o quantomeno veraci. Qui no. Testa bassa e attaccare. Comunicazione virale. Legioni di tifosi scatenati. Un'iradiddio.

In una intervista che uscirà su Marie Claire , Miley Cyrus non ha usato giri di parole commentando il (violentissimo) video Bad blood di Taylor Swift: «Non capisco la storia della vendetta violenta. Quello dovrebbe essere un buon esempio? E io sono un modello cattivo perché vado in giro con il mio seno di fuori? Non sono sicura di come possano essere le tette peggiori delle armi». Non contenta, ha tirato in mezzo anche Kendrick Lamar, uno dei nuovi rapper più talentuosi: «Lui canta dell'Lsd ed è figo. Lo faccio io e sono una sgualdrina drogata». Rapida risposta di qualche insider della Swift: «È solo gelosa».

Per capirci, da qualche anno Miley Cyrus è nel mirino perché, dopo un'onesta militanza nella innocente serie Hannah Montana della Disney, ha svoltato lanciandosi in un tourbillon di provocazioni, nudità, allusioni, apologie del vizio e dei suoi derivati. Roba che il genitore cinquantenne del Minnesota inorridisce. E che il giornalista ultra radical di New York snobba come spazzatura. Però il pubblico medio (cioè tutti noi) ormai la sfrutta come termometro del sentimento popolare e delle derive del pop. E anche stavolta, a dirla tutta, le sue frasi contro Taylor Swift non sono proprio campate per aria: ci sono messaggi ben più preoccupanti e minacciosi di un topless o di un video allusivo. Tanto più se è di una eroina conservatrice come Taylor Swift, peraltro una con le idee chiare e talvolta spiazzanti. Quando Nicki Minaj si è lamentata su Twitter (è la piattaforma standard della rissa continua) dell'esclusione del suo Anaconda dalla categoria Video dell'anno dei prossimi Mtv Video Music Awards (presentati tra l'altro da Miley Cyrus e anche qui apriti cielo!), Taylor Swift ha iniziato una polemica conclusasi con le scuse un attimo prima che intervenisse anche Katy Perry.

Perché? Perché secondo qualcuno il video Bad blood di Taylor Swift sarebbe in qualche modo dedicato a lei. Tra loro non ci sono buoni rapporti per bagattelle sulla scelta di musicisti e ballerini dei rispettivi tour. Quindi battute a distanza. E chiamata in causa di Rihanna, scandalosamente esclusa - secondo la Perry - dalle nomination degli Mtv Video Awards perché «il video è uscito il giorno della scadenza dei termini». Insomma, un quadro che, diciamolo, è ben più che deprimente. La diva delle dive pop, ossia Madonna, non sarebbe mai scesa in polemiche così volatili. O almeno le avrebbe limitate a una sola battuta. Qui invece no e ogni volta, sia chiaro, il livello si abbassa. E tra poco scenderà sottoterra.

Prima critica Nicki Minaj e Katy Perry. Poi bolla come "invidiosa" Miley Cyrus

Una bimba afghana nel periodo dei talebani nel nuovo film della Jolie

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Non è una novità che l'Afghanistan stia a cuore ad Angelina Jolie, che nel Paese martoriato da decenni di guerre continue c'è andata negli anni scorsi come ambasciatrice delle Nazioni Unite.

L'attrice e produttrice era arrivata in visita a Kabul nel 2011. Un viaggio che aveva concluso offrendo una cospicua donazione per realizzare a Qalai Gudar, a nord della capitale, una scuola per offrire un'istruzione a più di duecento studentesse.

La Jolie, nota per il suo impegno umanitario, che si riflette anche nella sua carriera cinematografica - realizzerà per Netflix un film sulla Cambogia nel periodo del regime degli Khmer rossi - ha appena annunciato che produrrà un film sull'Afghanistan, il cui titolo, nella versione originale, sarà The Breadwinner.

Il progetto si basa su un libro omonimo pubblicato nel 2000 dalla scrittrice canadese Deborah Ellis e tradotto in Italia con il titolo Sotto il burqa (Fabbri editori, 2002). Primo capitola di una trilogia, The Breadwinner racconta la storia di Parvana, una ragazza costretta a farsi passare per un maschio e a diventare l'unica fonte di reddito della famiglia nell'Afghanistan costretto sotto il dominio dei talebani.

"Milioni di giovani ragazze come Parvana stanno crescendo oppresse e in luoghi di confltto e aiutano le famiglie a sopravvivere in queste condizioni - ha commentato Angelina Jolie, annunciando l'imminente realizzazione del film di cui sarà produttrice -. La storia è un modo per ricordare l'immenso valore del loro contributo".

Si basa sul primo romanzo di una trilogia pubblicata anche in Italia. "Milioni di bambine aiutano le famigle in condizioni difficili"

Angelina Jolie in Afghanistan nel 2011

Nel "diario di Joker" la morte di Ledger

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Heath Ledger aveva passato sei settimane chiuso in una stanza d'albergo per riuscire ad impersonare al meglio Joker ne Il cavaliere oscuro. In queste sei settimane aveva tenuto un diario in cui veniva annotato ogni singolo pensiero che gli passava per la testa. Tra le pagine anche immagini di fumetti e fotografie. E, soprattutto, due parole: "Bye Bye". Addio. Una tragica profezia?

Un documentario tedesco, intitolato Too young to die, racconta gli ultimi giorni di Heath. Come scrive Repubblica, nel "diario di Joker", "le pagine si fanno sempre più fitte, appaiono carte da gioco appiccicate su un foglio, istantanee dai fumetti di Batman, foto di iene e clown con sorrisi inquetanti, o da Arancia meccanica. Spunta anche la parola 'chaos' che scorre nel documentario di Freyer, e qualche battuta dal film di Nolan. Tutto appuntato. Al fianco del diario, l' Oscar come miglior attore non protagonista: a ritirarlo era stata la famiglia, secondo le volontà dell' attore".

L'attore aveva creato un diario per riuscire a impersonare al meglio il nemico di Batman. Le ultime parole: "Bye bye"

Maisie Williams s'è fatta sfuggire una cosa su Game of Thrones

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Se quello che più vi ha lasciato sconvolti dell'ultima stagione di Game of Thronesè la morte apparente di uno dei suoi personaggi principali (se John Snow sia davvero passato a miglior vita è un argomento delicato, su cui si scontrano teorie più o meno fantasiose), non dovete avere prestato molta attenzione a quello che nel frattempo stava succedendo ad Arya Stark, uno dei pochi personaggi positivi rimasti nella serie televisiva nota per il tasso di mortalità da guerra civile.

Arya, che poi nella vita di tutti i giorni è l'attrice Maisie Williams, è andata incontro a un destinato altrettanto gramo, che sembra avere confermato con un post su Instagram. Qualcuno poteva avere ancora dubbi sul fatto che la nostra eroina fosse davvero stata accecata da Jaqen H'ghar, una punizione per essere venuta meno ai suoi doveri e avergli disubbidito. Ma a fugare i dubbi ci ha pensato lei.

Sembra ormai chiaro che, nella prossima stagione, la giovane eroina dovrà fare a meno della vista. Chi ha letto la saga su cui si basa la serie televisiva poteva non avere dubbi a riguardo, ma per tutti gli altri una foto che la mostra con delle borse di ghiaccio sotto gli occhi è la risposta al dubbio. Sì, Arya è diventata cieca, o almeno sembra molto plausibile a giudicare da quella didascalia: "Le conseguenze delle lenti a contatto cieche".

"Il personaggio di Arya diventerà molto vulnerabile - ha detto di recente la Williams a Entertainment Weekly, lamentandosi un po' -. È tanto eccitante quanto spaventoso e sono preoccupata per la prossima stagione. Non voglio indossare quelle lenti a contatto per tutto il tempo".

L'attrice ha rivelato un dettaglio che un po' conferma quanto molti temevano

Bar Refaeli e l'addio al nubilato via Instagram

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Bar Refaeli e l'addio al nubilato via Instagram 1
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Tra le onde più cristalline e indossando un minibikini sexy la modella Bar Refaeli ha celebrato il suo addio al nubilato alle Maldive, in compagnia delle amiche più care e vicine alla giovane

La super top model israeliana Bar Refaeli ha deciso di festeggiare l'addio al nubilato alle Maldive, circondata dalle amiche più care. A rivelare il momento di pura felicità è la stessa giovane che ha condiviso via Instagram svariati scatti degli attimi più salienti, dove sia lei che le compagne si godono il paesaggio e l'ambientazione paradisiaca. Ospiti di un resort del posto Bar Refaeli e le ragazze si fanno cullare dalle onde del mare, sorseggiando champagne per celebrare la futura sposa. La giovane infatti in settembre salirà all'altare per diventare la moglie dell'imprenditore israeliano Adi Ezra.

Morto Golzi, il fondatore dei Matia Bazar

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Dal rock progressivo più sperimentale e filosofico (qualcuno ricorderà l'album Zarathustra , nicciano nella forma e nei contenuti) al pop più romantico e canterino di Per un'ora d'amore , La prima stella della sera , Solo tu ... Da Sanremo, dov'era nato il 10 febbraio 1952, a... Sanremo nel senso di Festival: sia come direttore artistico dell'Accademia di Sanremo, dedicata ai giovani delle Nuove Proposte, sia come vincitore della gara canora-musicale più famosa d'Italia, nel '78 con E dirsi ciao e nel 2002 con Messaggio d'amore . Dai Museo Rosenbach ai Matia Bazar.

Giancarlo Golzi, stroncato ieri da un infarto, è stato un'eminenza non grigia, bensì solare della nostra musica. Batterista e paroliere, leader silenzioso e guida sicura, ha accompagnato oltre quarant'anni di note e di versi, legandosi soprattutto, con una fedeltà fuori dalla norma e dai costumi dell'italico mondo dello spettacolo, ai Matia Bazar, gruppo da lui fondato nel '75 con Carlo Marrale (chitarra, cori), Piero Cassano (tastiere, cori) e Aldo Stellita (basso), tutti ex-componenti dei Jet, e con la straordinaria voce di Antonella Ruggiero. Ventitrè album fra studio e live, da Matia Bazar 1 del '76 a Conseguenza logica del 2011, ventidue raccolte, superando separazioni e accogliendo i nuovi arrivati, e sempre accarezzando i nervi più sensibili della melodia, anche con l'uso di strumenti espressivi non propriamente nazionalpopolari e festivalieri. Ma erano i Matia Bazar, erano i paladini della gioia di vivere e di far musica, con la giusta dose di spleen sottotraccia. E l'Italia intera canticchiava i loro brani sotto la doccia, in ufficio, in spiaggia. Erano gli anni Settanta e Ottanta e il Paese stava capovolgendo l'assunto gramsciano: l'ottimismo era diventato quello della ragione, della voglia di crescere, che combatteva contro il pessimismo che aveva sposato la volontà (alla Zarathustra?) di ribaltare il mondo con la violenza. L'usignolo Antonella Ruggiero, guidata dal «Capitano» Golzi scandiva la colonna sonora di una nazione non ancora allo sbando.

Oggi tutti, sindaci e musicisti, senatori e gente comune, gente dello showbiz e anonimi navigatori in Rete, si ricordano del «Capitano» di quella matta ( matia ) iniziativa datata 1975, di quell'emporio ( bazar ) di emozioni che continuerà, dopo la cancellazione del tour estivo in corso, a rendergli omaggio. «Abbiamo iniziato insieme e per 14 anni abbiamo avuto uno strettissimo contatto quotidiano - ha detto la Ruggiero -. Vivevamo fianco a fianco. Poi io ho preso una strada diversa e ci frequentavamo meno. Ci incrociavamo ogni tanto in qualche aeroporto, ma non importa da quanto tempo non ti vedi o non ti senti, certi rapporti basati su anni di vita in comune, di viaggi e di migliaia di chilometri macinati, rimangono forti e intensi. E sai che quando hai bisogno, l'amico c'è. E Giancarlo era così, c'era». E ci sarà.


Chailly si fa in tre. Dopo Scala e Lipsia conquista Lucerna

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Un altro podio importante è appena finito in mani e braccia italiane. Quelle di Riccardo Chailly, 62 anni, di Milano, è stato designato direttore musicale dell'Orchestra del Festival di Lucerna.

L'incarico s'aggiunge a quello di direttore principale, e dal 2017 musicale, della Scala e dell'orchestra del Gewandhaus di Lipsia. Il debutto nel nuovo ruolo è previsto per il 12 agosto 2016, con l' Ottava Sinfonia di Gustav Mahler, un compositore nelle corde di Chailly e di chi l'ha preceduto in quest'incarico svizzero, Claudio Abbado.

Festival di Lucerna e rispettiva orchestra brillano nel panorama europeo. Brillano grazie a stelle italiane, tra l'altro sempre legate alla Scala. Si parte dal 1938, anno di fondazione dell'Orchestra del Festival da parte di Arturo Toscanini, il quale volle un complesso d'élite , con il meglio allora in circolazione: insomma, una luce nel buio nazista. Il progetto di Toscanini, appannatosi con gli anni, tornava alla ribalta nel 2003 con Abbado che rilanciava l'Orchestra secondo i principî ispiratori del 1938. Ovvero: fra i leggii, soltanto il meglio. Fioriva un complesso senza pari, con solisti e prime parti delle migliori orchestre, smontato e rimontato all'occorrenza, anzitutto per l'impegno estivo a Lucerna, qualche tour. Alla radice, il legame con Abbado che parlò in termini di «orchestra di amici».

Questo lusso di manifattura italiana, rimasto orfano con la scomparsa di Abbado nel gennaio 2014, è stato ora affidato a Riccardo Chailly. Che ha commentato a caldo: «essere responsabile di questo grande progetto artistico avviato da Abbado non è solo un privilegio, è anche un qualcosa che tocca del corde dell'emotività». Del resto, Chailly incontrava Abbado giovanissimo, diventandone assistente alla Scala a 18 anni. «Per me Abbado è stato un modello e poi un punto di riferimento e l'amico di una vita, con un legame profondo fino alla fine». Certo, assumere questo ruolo è una sfida: l'«orchestra di amici» è una creatura ed una emanazione di Abbado. Ma proprio le affinità elettive con Abbado, il temperamento artistico, la fase anagrafica di Chailly che vive il momento d'oro della sua carriera, sono i fattori che hanno pesato sulla bilancia delle decisioni a Lucerna. Dove per mesi è circolato insistentemente il nome di Andris Nelsons, giovane lettone dalle quote in ascesa, guida stabile della Boston Symphony con un contratto che si spinge fino al 2022. Fu lui, l'estate scorsa, a dirigere i concerti pensati per Abbado, scelta letta come simbolico passaggio di consegne. Ma proprio in questi giorni, sollecitato sul tema, aveva confessato di non avere impegni futuri con Lucerna, con l'eccezione delle date nel calendario 2015.

Chailly ha poi uno stretto legame con Michael Haefliger, direttore artistico del Festival, con il quale collabora «da molti anni in pieno accordo artistico. Credo che lavorare insieme sia un'opportunità per sviluppare ulteriormente il profilo musicale dell'orchestra e del festival, sia in Svizzera sia a livello mondiale», ha dichiarato.

L'impegno svizzero va ora a sommarsi a due incarichi importanti e pregressi di Chailly: quello scaligero e quello con il Gewandhaus di Lipsia. Del resto, fin dall'insediamento a Milano, il direttore fu chiaro: avrebbe assunto l'incarico numero uno della Scala, senza però cedere esclusive. La reazione della Scala al nuovo incarico? Felicitazioni dall'orchestra, l'ala del teatro - per ovvie ragioni - più vicina al direttore musicale e dunque sensibile alle sue scelte. Non emergono, insomma, preoccupazioni per cure e attenzioni d'ora in poi da dividersi per tre. Quello con la Scala rimane l'impegno più incisivo, implica la condivisione di una filosofia di vita del teatro, la responsabilità di una macchina operativa complicatissima, allestimenti di opere e non solo concerti, audizioni...

A Lipsia, invece, l'impegno è circoscritto alla sola orchestra. La nomina di ieri, che al momento impegna Chailly per cinque concerti l'anno, in Scala è vista come una medaglia al valore per un direttore e, di riflesso, per le istituzioni legate alla sua figura. Il Sovrintendente scaligero Alexander Pereira parla in termini del «più prestigioso completamento dell'attività del Maestro». Segue rassicurazione: Lucerna si inserisce nella pausa estiva del Teatro scaligero.

Seguendo le orme di Toscanini e dell'amico Abbado, il maestro milanese lavorerà anche in Svizzera. "Succedere a Claudio è più che un onore"

Bond e il West di Tarantino? Dura sopravvivere (all'attesa)

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Sono bastati due trailer per far salire, nei cinefili, la voglia di grande cinema, anche se l'attesa non sarà breve. Nel giro di pochi giorni sono stati diffusi, in rete, sia il teaser relativo a Spectre , il nuovo film di James Bond, sia quello attesissimo di The Hateful Eight , pellicola diretta da Quentin Tarantino. Due lungometraggi accomunati tra loro non solo per l'eccezionale soglia di attenzione da parte del grande pubblico, ma anche dal fatto che l'Italia sarà, in entrambi e in modi differenti, grande protagonista. Partiamo da The Hateful Eight , che ha svelato, con il primo filmato ufficiale, alcune scene di questo nuovo western «all'italiana», il secondo, del genere (il precedente è Django Unchained del 2012), girato da uno dei registi più talentuosi in circolazione. Il titolo arriverà nei cinema Usa a Natale (da noi, bisognerà attendere l'8 gennaio 2016), nel particolare formato a 70 millimetri che, pur costoso, garantisce una qualità sei volte superiore al normale 35 mm, anche se si è seriamente rischiato di non vederlo mai in sala. Tarantino, infatti, dopo che abusivamente era stato pubblicato, da un blog, il pdf della storyline, aveva considerato seriamente l'idea di non realizzare il film. Per fortuna, ci ha ripensato, visto anche il cast da capogiro che lavora nella pellicola. Ambientato anni dopo la Guerra Civile, il western racconta la storia del cacciatore di taglie John Ruth (Kurt Russell) mentre sta scortando la latitante Daisy Domergue (Jennifer Jason Leigh). Durante il viaggio incontrano il maggiore Marquis Warren (Samuel L. Jackson), un ex soldato diventato anche lui cacciatore di taglie e Chris Mannix (Walton Goggins) che afferma di essere il nuovo sceriffo della città. Una tormenta di neve li costringe a riparare in un locale dove troveranno Bob (Demián Bichir), Oswaldo Mobray (Tim Roth) il boia di Red Rock, il mandriano Joe Gage (Michael Madsen) e il generale confederato Sanford Smithers (Bruce Dern). «Posso sicuramente dire che per quanto il nostro film sia tetro, è senza alcun dubbio il western sulla neve più divertente mai fatto», ha affermato Tarantino in una intervista, aggiungendo di essersi ispirato a serie come Il virginiano e Bonanza : «Dovevi guardare l'intero episodio per sapere “Chi di loro è buono, e chi è cattivo?“. Così ho pensato: “E se facessi una storia basata su nient'altro che questi personaggi?”. Così non ci sono buoni. Non c'è nessun Little Joe». E a realizzare la colonna sonora è toccato al nostro Ennio Morricone, grande amore artistico di Tarantino, che torna a comporre per un western dopo oltre 40 anni. Quanto a 007 Spectre , invece, che uscirà, in Italia, il prossimo 5 novembre, il tricolore sarà sventolato da Monica Bellucci, una delle due misteriose Bond Girls (l'altra è Léa Seydoux) che affiancheranno Daniel Craig (per la quarta volta nei panni dell'agente 007) in questa nuova avventura che parte da un messaggio criptico, del passato, che porterà Bond a dover smascherare la minacciosa organizzazione denominata Spectre. Dirige Sam Mendes (al secondo 007, dopo Skyfall ), giusto per non farsi mancare le grandi firme, che descrive così, in un video dal set, le protagoniste: «In Spectre , le due donne che ruotano attorno alla figura di James Bond sono avvolte da grande mistero. Sono personaggi complessi e per questo erano necessarie attrici fantastiche». Quanto alla Bellucci, Mendes spiega che «Monica è una presenza molto seducente, tanto di persona che sullo schermo e nella storia è perfetta. Sono felice che sia nella pellicola». Nel film, la nostra attrice darà volto a una vedova italiana con molti segreti. Il marito mafioso è stato ucciso e lei rischia la stessa sorte. Nel cast, ci sono anche Christoph Waltz e Ralph Fiennes. Per ora accontentiamoci del cineaperitivo in formato trailer.

Bastano i trailer di "The Hateful Eight" e "007 Spectre" per galvanizzare i cinefili. Prime foto anche di Monica Bellucci accanto all'agente segreto

Arriva una nuova serie in tv di Willy, il principe di Bel-Air?

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Buone notizie per i fan di Will Smith, soprattutto per quelli della prima ora. L'attore, infatti, potrebbe presto tornare sul piccolo schermo con una nuova serie di Willy il principe di Bel Air, la popolare sitcom che lo ha portato al successo. A rivelarlo è Tv Line, un sito web specializzato, secondo il quale il progetto sarebbe in "una fase iniziale" dello sviluppo e ancora alla ricerca di un canale tv disposto ad appoggiarlo, anche se la Nbc - che ha trasmesso la serie tra il 1990 e il 1996 - sarebbe pronta a sedersi a un tavolo con Will Smith.

L'attore dovrebbe avere il ruolo di produttore esecutivo attraverso la sua società Overbrook Entertainment. Ancora non è chiaro se Willy il principe di Bel Air versione 2.0 sarà il sequel della storica serie tv o se, invece, sarà una riedizione dell'intera storia. Will Smith ha interpretato per sei anni un giovane sfrontato e povero proveniente da Philadelphia che si ritrova improvvisamente a vivere a casa degli zii nel lussuoso quartiere di Bel-Air a Los Angeles. James Avery, che interpretava Philips Banks, soprannominato lo zio "zucchino" (per questo ruolo vinse anche un Emmy awards) è scomparso nel 2013 a soli 68 anni, a causa di una serie di complicanze legate a un intervento al cuore.

Will Smith potrebbe presto tornare sul piccolo schermo con una nuova serie della popolare sitcom che lo ha portato al successo

Paola Ferrari torna in tv: rivincita a 90° minuto

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Paola Ferrari torna a condurre 90° minuto. Come riporta il Corriere, cambiato il direttore di Raisport (da Mauro Mazza a Carlo Paris), la Ferrari tornerà sugli schermi, a partire dal prossimo 13 settembre, assieme a Marco Mazzocchi. "Ci ero rimasta abbastanza male per quello che era successo - racconta la giornalista al Corriere -, questa opportunità è una grande soddisfazione e una piccola rivincita personale. Senza passare per immodesta, la rivincita più grande però me l'aveva data la gente: non ho mai avuto tante testimonianze d’affetto come in questi mesi...".

"Siamo tutte donne, la domenica è in mano a noi, con Barbara D’Urso, Paola Perego e Ilaria D'Amico, è la rivincita delle 50enni". La Perego, prosegue la Ferrari, "è una donna riservata, ma anche molto fiera. Non parla a vanvera, è schietta e diretta. Nella conduzione non ha niente di superfluo. Barbara è una forza della natura e ha la capacità che pochi hanno di interpretare i desideri televisivi delle persone: non le importa se una cosa può essere trash o meno. Ilaria è un po' più fredda, è molto professionale, molto determinata sul lavoro e molto concentrata su se stessa, ma lo dico in senso positivo".

La giornalista: "Questa opportunità è una grande soddisfazione e una piccola rivincita personale"

Ariel Winter si confessa: "Mi sono ridotta il seno ed è stata una liberazione"

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Una delle protagonisti della serie televisiva "Modern Family", Ariel Winter, ha rivelato il motivo per cui deciso di sottoporsi a un'operazione di riduzione del seno, affermando che ora si sente "fantastica". L'attrice 17enne, che nella sitcom interpreta il personaggio di Alex Dunphy ha detto di aver ridotto il suo seno, passando da una quarta a una terza, nel mese di giugno. "È incredibile sentirsi finalmente bene. Così è come sarei dovuta essere", ha detto all'edizione statunitense di Glamour. "Mi sento benissimo, ho recuperato rapidamente. Ero di nuovo attiva in soli 5 giorni. La sensazione di non avere più così tanto è stata una sollievo", ha aggiunto.

La protagonista di "Modern Family" si è sottoposta a un'operazione di riduzione del seno che l'ha portata da una quarta ad una terza

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